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Il nuovo Regolamento Attuativo del Codice Appalti

Dopo tanta attesa abbiamo finalmente una bozza del Regolamento attuativo del Codice Appalti.
Una commissione di esperti ha redatto il nuovo testo, ora in mano al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che dovrà presentarlo.
Andiamo a scoprire quali sono le ultime novità riguardo questa versione del testo.

Il superamento del Soft Law

Il Regolamento attuativo del Codice Appalti si pone l’obiettivo di superare l’attuale sistema, in vigore dal 2016, che avrebbe dovuto semplificare il sistema di norme sui contratti pubblici.
In base ai principi della Soft Law, il Codice degli Appalti, aveva eliminato il vecchio regolamento.
Le linee guida sarebbero dovute essere circa 60, emanate nei successivi 90 giorni massimo.
Purtroppo a distanza di quattro anni ne sono state emesse soltanto 20, questo ci da una dimensione di quanto sarà difficile metterle in atto.
Questo ha portato il Legislatore a ritornare sui propri passi ripensando ad un Regolamento vero e proprio in sostituzione delle Linee Guida.

Regolamento Attuativo del Codice Appalti, cosa cambia?

Vediamo quali sono le normative da sapere sul Regolamento Attuativo:

L’articolo 216 del nuovo regolamento li elenca e sono:

  1. nomina, ruolo e compiti del responsabile del procedimento;
  2. progettazione di lavori, servizi e forniture, e verifica del progetto;
  3. sistema di qualificazione e requisiti degli esecutori di lavori e dei contraenti generali;
  4. procedure di affidamento e realizzazione dei contratti di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie comunitarie;
  5. direzione dei lavori e dell’esecuzione;
  6. esecuzione dei contratti di lavori, servizi e forniture, contabilità, sospensioni e penali;
  7. collaudo e verifica di conformità;
  8. affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria e relativi requisiti degli operatori economici;
  9. lavori riguardanti i beni culturali.

Le Modifiche del DL Semplificazioni

Sostanziali modifiche sono state introdotte con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Fino al 31 Dicembre 2021  il Codice degli Appalti rimane in sospeso. Compaiono però, a gran richiesta, diverse semplificazioni per l’edilizia privata (ad esclusione della rigenerazione urbana).

Le altre novità saranno:

  1. Nessuna gara per gli appalti sottosoglia che avverranno tramite affidamento diretto o negoziazione senza bando di gara;
  2. Anche per gli appalti soprasoglia sarà previsto un regime straordinario di affidamento che porterà ad una drastica riduzione dei tempi;
  3. Procedure d’urgenza per il rilascio della certificazione antimafia;
  4. Stipula del contratto anche in pendenza di ricorsi giurisdizionali senza dover attendere il TAR;
  5. Riduzione delle motivazioni per il blocco dei cantieri;
  6. La creazione di un Collegio consultivo tecnico per la risoluzione delle controversie o delle dispute tecniche;
  7. L’istituzione di un fondo per la prosecuzione delle opere;
  8. L’attribuzione dei poteri dei commissari “sblocca cantieri” a tutti i commissari;
  9. Responsabilità erariale circoscritta al solo profilo del dolo per le azioni e non anche per le omissioni;
  10. Infine l’abuso d’ufficio varrà solo per chi viola specifiche regole di condotta previste dalla legge.

Che validità ha quindi il decreto attuativo?

A seguito dell’uscita del Decreto Legge Semplificazioni potrebbe servire un’ulteriore revisione del Regolamento Attuativo.
Questo potrebbe però far slittare l’approvazione definitiva a data da destinarsi.